"Il cane resta accanto al padrone nella prosperità e nella povertà, nella salute e nella malattia. Pur di stare al suo fianco dorme sul terreno gelido, quando soffiano i venti invernali e cade la neve. Bacia la mano che non ha cibo da offrirgli, lecca le ferite e le piaghe causate dallo scontro con la durezza del mondo. Veglia sul sonno di un povero come se fosse un principe." "Tu sei, cane mio, l'unico vero amico. Cosa ho fatto per meritare la dedizione che mi concedi? Quando rientro a casa mi vieni incontro scodinzolando e ti accucci ai miei piedi. Mi ripaghi così dei sacrifici e delle fatiche della giornata di lavoro. " Ghandì